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COMUNICAZIONI SU QUOTE OPI 2022, DELEGA CONVENZIONALE, ASSEMBLEA 2022

COMUNICAZIONI SU QUOTE OPI 2022, DELEGA CONVENZIONALE, ASSEMBLEA 2022

ORDINE PROFESSIONI INFERMIERISTICHE CARBONIA IGLESIAS

Gentilissimi, il giorno 18 dicembre ore 12,00 presso la nuova sede legale dell’Ordine via Santa Maria n. 6 (adeguata alle attribuzioni di un Ordine e non più di un Collegio) terremo un approfondimento per tutti i chiarimenti che Vi fossero necessari sulla comunicazione dell’aumento delle quote contenuta nella nota pervenutavi questi giorni e che vi renderemo unitamente al Tesoriere dell’Ordine, al Presidente dei Revisori dei Conti, ai Commercialisti dell’Ordine. L’assemblea per l’approvazione del Bilancio 2022 è sin d’ora convocata per il 30 aprile pv, vedasi allegato.

Siamo disponibili a qualsiasi confronto con tutti voi, ma non permetteremo a nessuno di ledere l’immagine, il decoro, la dignità professionale e personale dei componenti il Consiglio Direttivo, perchè le derive comunicative non appartengono allo stile dell’Ordine e agli insulti e alla diffamazioni rispondiamo nei modi e nelle sedi competenti, mentre alle chiacchiere rispondiamo punto su punto.

In linea con le determinazioni della Federazione Nazionale FNOPI, l’aumento delle quote è una logica evoluzione dell’evoluzione del modello di rappresentanza professionale che non è più un ente pubblico ausiliario dello Stato ma un ente sussidiario, quindi che lo surroga e lo sostituisce in una serie importante di incombenze, non ultimo il DL 172.

Per fare fronte a queste nove incombenze legislative e non un capriccio, ripercorriamo che il passaggio da Collegio ad Ordine comporta e sta comportando tutta una serie di adeguamenti normativi e nuovi adempimenti amministrativi che impongono il ricorso a diversi consulenti, ad un Presidente Revisore Legale dei Conti, all’assunzione di una impiegata, non più rinviabile per le attività richieste appunto all’Ente sussidiario della Stato, e potremmo continuare e continueremo in sede assembleare.

Siamo il più recente e il più piccolo Ordine d’Italia, ma una serie di iniziative di livello nazionale e non solo provinciale che forse sono sfuggite ai più sono lì a testimoniare la pregnanza l’impegno sulle cose fatte, in corso, da portare a compimento. E queste evidenze non le vede solo chi non vuole.

Le indicazioni di sostenibilitá dei bilanci con l’integrazione della quota annua ci sono ufficialmente pervenute dal Presidente dei Revisori dei Conti, professionista esterno all’Ordine come indicato dalla legge 3/2018 e sono state pedissequamente recepite senza possibilità alcuna di contestazione da parte dei direttivo.

La quota di 67,50 era inoltre ferma almeno dal 2010. Occorre, crediamo, che sia corretto parametrare il tutto all’attività resa, che ci permettiamo di ricordare a tutti essere assolutamente rilevante, documentabile ed in tutti gli ambiti che possano interessare i cittadini e l’esercizio professionale e di portata anche nazionale. Noi non siamo qui a fare solo ordinaria amministrazione.

Se poi molto iscritti e iscritte non partecipano alla vita dell’Ordine, non siamo noi il motivo ostativo. Se sono distratti o disinteressati anche, le porte della comunità infermieristica non sono mai state chiuse per nessuno, e la partecipazione o meno alle innumerevoli iniziative per la crescita della professionale e per un ruolo sempre più incisivo nel Sulcis Iglesiente, è preclusa da chi si vuole precludere. Siamo inclusivi per intima convinzione e non per dettato normativo.

Nessun componente dell’Ordine compreso il Presidente riceve un euro di compenso per le attività di cui si sono assunti l’impegno, e se partecipaste alle assemblea di approvazione dei bilanci preventivi e dei conti consuntivi, sareste nelle condizioni di prenderne ufficialmente atto. L’assemblea dello scorso 11 settembre è andata completamente deserta, però poi si alzano polveroni gratuiti ed immotivati.

Se intendete la professione come un insieme di evidenze in arretramento, se intende l’infermiere ancora come il “professionale”, se il DPR 225/74 lo riteniate ancora vigente, se il Codice Deontologico non vi appartiene, se l’autonomia non si riesce ad ottenerla, se la responsabilità è sempre quella degli altri, se le condizioni del servizio e dell’esercizio infermieristico risentono di tutta una serie di criticità: parliamone.

Noi ci siamo e ci siamo sempre stati, ma la  nostra disponibilità non deve essere calpestata, scambiata come servilismo o terreno dove chiunque possa impunemente dire tutto ed il contrario di tutto. Sul punto, saremo intrasigenti e con tolleranza zero verso gratuite, infondate, lesive dichiarazioni nei confronti dell’Ordine.

Il presidente Graziano Lebiu

 

OPI- convocazione assemblea 2022

 

OPI – I° avviso quota OPI 2022

 

MODULO DELEGA QUOTA OPI CI 2022