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AI CANDITATI ALLA CAMERA DEI DEPUTATI E AL SENATO DELLA REPUBBLICA PER IL SULCIS IGLESIENTE

AI CANDITATI ALLA CAMERA DEI DEPUTATI E AL SENATO DELLA REPUBBLICA PER IL SULCIS IGLESIENTE

ORDINE PROFESSIONI INFERMIERISTICHE CARBONIA IGLESIAS

PROT. 832/II DEL 24 AGOSTO 2022                  

            Gent.mo/a Candidato/a alla Camera dei Deputati e al Senato della Repubblica per il Sulcis Iglesiente,

si appresta ad iniziare a percorrere elettoralmente questo Sud Ovest bello e complicato, e tra gli appuntamenti che l’attendono Le suggeriamo di trovare uno spazio per avvicendarsi in un ospedale di Asl 7 Sulcis o nel territorio, per percepire le voci dell’Urgenza e della Routine, dei Pronto Soccorso e delle Chirurgie, dei Medici e degli Infermieri, dei Tecnici Sanitari e delle Ostetriche, degli Amministrativi e degli Operatori di Supporto.

Per avere consapevolezza dell’effettivo status politico e amministrativo di una parte di Regione Sardegna e per avere descritta cosa sia la garanzia del diritto alla salute e dove si dovrebbe andare per invertire la tendenza, non può esserci miglior prospettiva di quella della sanità pubblica e privata nel Sud Ovest.

Indifferibili ed impattanti esigenze collettive, dell’economia, del sociale, quando non soddisfatte diventano inesorabilmente esigenze sanitarie. E gli Ospedali, le Rianimazioni, le Medicine, il Punto Nascita, le Sale Prelievi, i Poliambulatori, le RSA, le raccolgono tutte queste esigenze: famiglie che non possono più assistere i propri anziani, cittadini ostaggio dell’impossibilitá economica e temporale di curarsi, disorientati per un telefono che squilla a vuoto, increduli di fronte ad un servizio chiuso o ad una consulenza rinviata, fragili e chiusi nelle difficoltà di reclamare cure e assistenza, disarmati di fronte alla carenza diffusa e articolata di quali prestazioni professionali e di occasioni che questo Servizio Sanitario Regionale dovrebbe offrire.

Siamo in  emergenza e per definizione essa è eccezionale e non prevedibile. Ma non scorgiamo l’imprevedibile in quel che viviamo tutti i giorni come infermieri ed infermiere, come dipendenti una azienda sanitaria pubblica che dovrebbe essere locale e che è invece fagocitata dall’area metropolitana cagliaritana.

Alle emergenze sanitarie pensiamo noi professionisti sanitari, e lo abbiamo dimostrato.

Alle emergenze politiche e sociali, organizzative e manageriali, strutturali ed economiche devono pensarci altri, ed è documentato che non sempre si è stati all’altezza.

Per dirla con F. Deiaco, è accaduto, e sta accadendo, che nel Sulcis Iglesiente le difficoltà e le carenze che all’inizio si sommavano in una semplice addizione hanno cominciato a moltiplicarsi”.

Uno sciame sismico di scosse telluriche partite da un epicentro che era la sanità di eccellenza tra Carbonia ed Iglesias e i loro Distretti, da un punto in avanti e di dominio pubblico terremotata, umiliata, trascurata, trasformata, ridimensionata.

“È il concetto di crescita esponenziale: una retta in salita e che può sembrare lenta, innocua e facilmente gestibile dal sistema sanitario, a un certo punto diventa una curva che si impenna verso l’alto, sempre più verticale, che non può continuare a salire all’infinito e che arriva a un limite oltre il quale c’è il crollo. E questo è un pericolo di cui francamente possiamo fare a meno perché è la velocità esponenziale che mette sotto stress il sistema sanitario.

Le conseguenze le abbiamo potuto osservare in pandemia, ma non dipendono solo dalla pandemia: la loro genesi è più diffusa di quanto appaia.

“Ci siamo ribaltati tutti, anche nel Sulcis Iglesiente, tra l’indifferenza di molti e qualche avvisaglia, ma con le poche forze che ci restano, pur non rinunciando a lottare e rappresentare, da soli non riusciremo a raddrizzarci. Perché un fallimento non si risolve con le stesse idee e risorse che l’hanno provocato”.

Servono come il pane e come l’acqua idee nuove, ispirazioni, progetti che guardino all’orizzonte, che indichino la luna e non il dito, che evitino di stigmatizzare la pagliuzza nell’occhio di un altro piuttosto che preoccuparsi della trave nel proprio.

Temi prioritari in sanità ne diventano tanti, e per queste ragioni e motivazioni e sugli impegni politici che la attendono, la invitiamo ad un confronto/dibattito con l’Ordine Giovedì 15 Settembre alle ore 16,00 presso la nostra sede istituzionale ordinistica in Villamassargia, per capire qual è la sua idea di cosa fare come rispetto al mutato quadro sociosanitario, con le  cronicità e il carico assistenziale che grava sulle famiglie e sulla popolazione, sugli infermieri e sui professionisti sanitari, e che non permettono al sistema di  operare in modo appropriato e con risposte adeguate ai bisogni che si levano dal territorio del Sulcis Iglesiente per i suoi 127mila abitanti.

Ci attendiamo che racconti i suoi obiettivi e i suoi punti di vista, e cercheremo insieme, se del caso, il modo di canalizzarli e provare a realizzarli.

Grazie per l’attenzione.

Per il Consiglio Direttivo, firmato il presidente dell’Ordine infermiere Graziano Lebiu

OPI CI 832 SINTESI ai candidati alle politiche 2022