COMUNICAZIONI URGENTI AGLI ISCRITTI SU TRASFERIMENTI DECEDUTI TRA PP.OO.
Carbonia Iglesias 6 febbraio 2022 prot. 148
oggetto: CAMERA MORTUARIA CTO E TRASFERIMENTI TRA PP.OO.
COMUNICAZIONI URGENTI AGLI ISCRITTI INFERMIERI, INFERMIERE, INFERMIERE PEDIATRICHE ALBO OPI CARBONIA IGLESIAS
Gentili colleghi, apprendiamo dalle pagine dell’Unione Sarda di oggi Domenica 5 febbraio che presso il presidio ospedaliero CTO di Iglesias Asl Sulcis sarebbe ancora indisponibile una camera mortuaria per la corretta gestione dei corpi inanimati di degenti ivi deceduti, nonché in auge il trasferimento dei deceduti in mezzi di trasporto inidonei e con procedure che con tutta evidenza meritano di essere tutt’oggi valutate.
Entrammo nel merito della criticità con note dell’Ordine n. 226/2016, n. 28/2017, n. 251/2018, essendo questione non marginale nell’organizzazione del lavoro e per la salute pubblica che non fosse fruibile al CTO alcuna Camera Mortuaria, che risultassero in atto creative modalità di trasporto delle Salme dal PO CTO al PO S. Barbara di Iglesias, che si violassero regolamenti di Polizia Mortuaria Capo IV artt. 19 e 20 del DPR 285/90 e del Comune di Iglesias del 2014 e della Legge Regionale n. 32/2018.
A vostra tutela per le responsabilità di chiunque concorra alla consuetudine di partecipare a procedure in eventuale violazione di quanto sopra elencato e del Codice Deontologico Infermieristico 2019,
ED IN ATTESA DI AVERE CHIARIMENTI DA ASL SULCIS E DAL COMUNE DI IGLESIAS
se corrisponda al vero che ancora nel 2022 il CTO non disponga di un obitorio, quali siano le attuali procedure per il trasporto-trasferimento del corpo inanimato dal luogo del decesso CTO al luogo di deposito Santa Barbara, con quali mezzi avvenga tale trasporto e se gli stessi siano regolamentati, vigilati e a norma, e su quale registro vengano annotate tutte le operazioni effettuate, se corrisponda al vero che i deceduti vengano trasportati dal CTO al Santa Barbara in ambulanze dismesse, adagiati su barella, avvolti da un lenzuolo, legati con cinghie, quali azioni amministrative si intendano assumere per risolvere senza ulteriori rinvii una situazione che ha del paradossale verificandosi in ambiente ospedaliero e pubblico,
INVITIAMO LA COMUNITÀ PROFESSIONALE
a valutare la legittimità delle procedure di trasporto salme dai luoghi di degenza a luoghi indefiniti e a non esporsi a violazioni dei regolamenti e delle normative inerenti la materia in oggetto, segnalando inoltre all’Ordine qualsiasi condizione che configuri l’ipotesi di non osservanza del Codice Deontologico di cui agli articoli 1, 2, 3, 4, 5, 24,30,34.
Restiamo disponibili per ogni chiarimento che si rendesse necessario
Per il Consiglio Direttivo composto da Puddu Claudia, Sergio Lai, Paolo Boi, Brunella Porcu, Stefania Accotzu, Andrea Matzuzzi, Renato Loddo, Stefano Stori, Firmato Il Presidente Graziano Lebiu
VIA SANTA MARIA 6 – VILLAMASSARGIA – CARBONIA.IGLESIAS@CERT.ORDINE-OPI.IT – +393421598305
ART. 1 – VALORI
L’Infermiere è il professionista sanitario, iscritto all’Ordine delle Professioni Infermieristiche, che agisce in modo consapevole, autonomo e responsabile. È sostenuto da un insieme di valori e di saperi scientifici. Si pone come agente attivo nel contesto sociale a cui appartiene e in cui esercita, promuovendo la cultura del prendersi cura e della sicurezza.
ART. 2 – AZIONE
L’Infermiere orienta il suo agire al bene della persona, della famiglia e della collettività. Le sue azioni si realizzano e si sviluppano nell’ambito della pratica clinica, dell’organizzazione, dell’educazione e della ricerca.
ART. 3 – RISPETTO E NON DISCRIMINAZIONE
L’Infermiere cura e si prende cura della persona assistita, nel rispetto della dignità, della libertà, dell’eguaglianza, delle sue scelte di vita e concezione di salute e benessere, senza alcuna distinzione sociale, di genere, di orientamento della sessualità, etnica, religiosa e culturale. Si astiene da ogni forma di discriminazione e colpevolizzazione nei confronti di tutti coloro che incontra nel suo operare.
ART. 4 – RELAZIONE DI CURA
Nell’agire professionale l’Infermiere stabilisce una relazione di cura, utilizzando anche l’ascolto e il dialogo. Si fa garante che la persona assistita non sia mai lasciata in abbandono coinvolgendo, con il consenso dell’interessato, le sue figure di riferimento, nonché le altre figure professionali e istituzionali. Il tempo di relazione è tempo di cura.
ART. 5 – QUESTIONI ETICHE
L’Infermiere si attiva per l’analisi dei dilemmi etici e contribuisce al loro approfondimento e alla loro discussione. Promuove il ricorso alla consulenza etica e al confronto, anche coinvolgendo l’Ordine Professionale
ART. 24 – CURA NEL FINE VITA
L’Infermiere presta assistenza infermieristica fino al termine della vita della persona assistita. Riconosce l’importanza del gesto assistenziale, della pianificazione condivisa delle cure, della palliazione, del conforto ambientale, fisico, psicologico, relazionale e spirituale. L’Infermiere sostiene i familiari e le persone di riferimento della persona assistita nell’evoluzione finale della malattia, nel momento della perdita e nella fase di elaborazione del lutto.
ART. 30 – RESPONSABILITÀ NELL’ORGANIZZAZIONE
L’Infermiere ai diversi livelli di responsabilità assistenziale, gestionale e formativa, partecipa e contribuisce alle scelte dell’organizzazione, alla definizione dei modelli assistenziali, formativi e organizzativi, all’equa allocazione delle risorse e alla valorizzazione della funzione infermieristica e del ruolo professionale.
ART 34 – RISOLUZIONE DEI CONTRASTI
L’Infermiere, qualora l’organizzazione chiedesse o pianificasse attività clinico assistenziali, gestionali o formative, in contrasto con principi, valori e con le norme della professione, a tutti i livelli di responsabilità, segnala la situazione agli organi competenti e si attiva per proporre soluzioni alternative
prot. 148 2022 agli iscritti su camera mortuaria cto iglesias