DIALIZZATI NEFROPATICI E TRAPIANTATI APENT UNITI ALL’OPI E VICEVERSA PER LA TUTELA DEI LORO DIRITTI
A.P.E.N.T. ODV
Associazione Provinciale Emodializzati
Nefropatici Trapiantati
della Provincia Carbonia – Iglesias
Al Presidente dell’Ordine Professionale Infermieristico Provincia di Carbonia- Iglesias
Sig. Graziano Lebiu
carbonia.iglesias@cert,ordine-opi.it
e.p.c. Al Commissario Straordinario dell’Ares Sardegna
Dott. Massimo Temussi
Al Comissario Assl Carbonia
Dott. Gianfranco Casu
dir.asslcarbonia@atssardegna.it
marialaura.cinesu@atsasardegna.it
Al Dirigente Servizio Infermieristico
Zona Sud ATS Sardegna
Dott- Pierpaolo Pateri
servizioprofessionisanitarie.cagliari@atssardegna.it
Al Personale Infermieristico del reparto Nefrologia e Dialisi di Carbonia (SU)
Al Coordinatore del reparto Nefrologia e Dialisi di Carbonia (SU)
Oggetto: nota di ringraziamento all’OPI in relazione alle preoccupazioni espresse dai Signori Pazienti sulla chiusura della Dialisi Notturna e la probabile riduzione dell’orario di terapia a proprio danno.
Come ormai noto le ultime vicissitudini che i Signori Pazienti del reparto Dialisi di Carbonia sono stati oggetto hanno spinto noi tutti a dover manifestare con il loro supporto non fosse altro per aver chiarimenti sulla accelerazione che di fatto tende a destrutturare la terapia che ad oggi sempre ci ha accompagnato con soddisfazione.
Mi preme in particolar modo ringraziare l’OPI di Carbonia Iglesias per la particolare vicinanza e sensibilità dimostrata anche in questa occasione in supporto alle nostre istanze nel diritto costituzionalmente riconosciuto ad una migliore qualità della vita.
Prendiamo atto che dopo l’emanazione dell nota 53918 del 28 dicembre 2020 l’Ordine Professionale ha posto in evidenza che la limitazione dell’orario di servizio del personale infermieristico da 7,12 ore per 5 giorni alle 6 ore per 6 giorni mina l’intera organizzazione così come l’abbiamo sempre conosciuta ponendo a rischio grave la nostra stessa vita per la probabile chiusura della terapia notturna e la riduzione delle ore di cura nella fase diurna.
Vivo compiacimento esprimiamo inoltre verso il legale dell’OPI avv. Giacomo Doglio che così si esprime:
“I pazienti dializzati, specie nell’attuale contingenza pandemica, non dovrebbero trovarsi nella condizione di dover difendere il loro diritto ad un trattamento che ha garantito negli anni una migliore qualità di vita e diversi vantaggi clinici.
Le gravissime carenze di personale, reiteratamente denunciate dagli operatori, devono essere colmate e non aprire la strada alla “ottimizzazione delle risorse”.
La “razionalizzazione” nasconde, infatti, una doppia fregatura:
1) per i pazienti che vedono ridurre il tempo di cura e di relazione;
2) per i lavoratori che, a dispetto della modifica dell’articolazione dell’orario di lavoro, dovranno probabilmente prolungare il servizio, non potendo certo abbandonare i pazienti nel corso del trattamento.
“Ottimizzazione” e salute non vanno d’accordo ed è per questo che i lavoratori e i pazienti sono dalla stessa parte.”
Con la speranza che l’OPI continui a sostenerci, siamo sicuri che il buon senso possa prevalere e che la disposizione ad oggi già ufficializzata venga stralciata nella ricerca di soluzioni diverse che non pongano a rischio l’incolumità dei Signori Pazienti obbligati a sostenere la terapia dialitica.
Se così non fosse ribadiamo che le nostre posizioni non saranno di semplici spettatori a questo “scempio”, e quello che per alcuni parrebbe un’anomalia o una semplice concessione resta per noi un diritto inalienabile.
Carbonia lì, 02 gennaio 2021
Il Presidente
(Bindo Giampiero)
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