STOP ALLE PROCEDURE RECLUTAMENTO PERSONALE INFERMIERISTICO IN ASL SULCIS
ORDINE PROFESSIONI INFERMIERISTICHE CARBONIA IGLESIAS
Prot. 477 del 30 MARZO 2022
Oggetto: Comunicazioni sulla nota 8022 del 29 Marzo 2022 Direzione Generale della Sanità
Presidente della Giunta on. C. Solinas
Esimio Assessore Regionale alla Sanità on. M. Nieddu
Gentile Direttore Generale della Sanità d.ssa F. Piras
Regione Sardegna
Onorevole Presidente della Giunta,
Egregio Assessore Regionale alla Sanità,
Gentile Direttore Generale della Sanità,
apprendiamo che le nuove Aziende Socio Sanitarie della Sardegna debbano, seduta stante, interrompere il reclutamento del personale sanitario, tecnico, amministrativo, dirigenziale, necessario ed indispensabile per garantire continuità assistenziale, rispettare il mandato istituzionale, dare risposte ai bisogni di salute dei cittadini, dare senso e contenuti al concetto di dotazione organica che significa acquisire i professionisti necessari per la qualità, la dislocazione, l’universalità dei servizi sanitari che si intendono mettere a disposizione degli utenti.
Se fosse confermata la nota della Direzione Generale della Sanità e proprio quando l’improcrastinabile sostituzione del personale cessato era possibile, saremmo di fronte ad un tradimento della fiducia accordatavi dalla professione infermieristica del Sulcis Iglesiente, che ha creduto nel sistema di vasi comunicanti decisori politici-erogatori di servizi-fruitori di prestazioni-portatori di interessi, che con tutta evidenza non comunicano tra di essi.
Si sta calpestando la nostra dignità e se vogliono davvero invertire la rotta, la politica e il Servizio Sanitario Regionale diano le risposte alla professione infermieristica adesso, perché nulla sta avvenendo rispetto alle richieste e alle proposte per il miglioramento della sanità pubblica, e il nostro atteggiamento responsabile, assertivo, proattivo, di proposizione, di partecipazione e di mediazione è messo a durissima prova.
Sono infatti passati ormai tre anni dai primi vagiti della riforma sanitaria, e siamo ancora qui a valutare solo impegni virtuali dall’oggi per domani (sostituiremo, assumeremo, colmeremo, stabilizzeremo, bandiremo) per colmare le voragini delle dotazioni organiche per la carenza di personale cessato dal servizio.
La Giunta Regionale nel 2019 ha approvato delle indicazioni operative per la predisposizione dei Piani triennali del fabbisogno di personale (PTFP) che avrebbero disciplinato termini e modalità per la redazione dei piani ai fini dell’approvazione dei medesimi da parte della stessa Regione Sardegna. Dopo tre anni, tribolati come non mai, ci si accorge solo oggi che mancano i Piani triennali?
La politica è sistematicamente in grave ritardo, e il trend delle cose ancora da fare e che avrebbero dovuto già essere nella disponibilità degli attori della sanità pubblica e privata, ai cittadini e agli utenti, è ormai in sensibile aumento.
Nel passaggio da ATS ad Ares si è lavorato concretamente sulla dotazione organica delle diverse ASL e sulla modifica del vecchio piano di fabbisogno?
Sono già condivise ai Direttori Generali indicazioni/indirizzi chiari e perentori per la predisposizione degli atti aziendali di loro pertinenza da illustrare alle “Conferenze territoriali sanitaria e socio-sanitaria”?
La definizione del fabbisogno di risorse umane in relazione ai risultati da raggiungere, in termini di volumi, servizi, cambiamento di modelli organizzativi doveva essere una priorità, mentre si è invece ridotto il tutto ad una pacca sulle spalle, ad una serie di effimeri effetti annuncio.
Se i limiti delle risorse da quantificare sulla base dei professionisti in servizio e di quelle connesse alle facoltà di reclutamento non si sono potuti superare per rientrare nei tetti della spesa e degli stanziamenti di bilancio per il personale, si sta così mancando di rispetto ai tanti ai quali hanno creduto in un cambio di marcia ma verso cui solo a parole si sono garantite assunzioni, reclutamenti, stabilizzazioni, mobilità, concorsi, servizi, qualità delle prestazioni, riduzione dei tempi di attesa, innovazioni, e potremmo continuare, perché la programmazione del fabbisogno di nuove assunzioni a qualsiasi titolo e di qualsivoglia tipologia contrattuale andava evidentemente effettuata prima dei bandi e della stesura di graduatorie, se è vero, e sino a prova del contrario, che nessuna assunzione può essere effettuata se non nell’ambito e nei limiti della programmazione triennale del fabbisogno di personale, non pervenuta ancora al 30 marzo 2022.
Non averlo fatto è una mancanza di rispetto verso le comunità professionali e civiche e verso gli assistiti del Sulcis-Iglesiente ai quali, senza personale qualificato ed in numeri adeguati, non è riconosciuto nemmeno in ipotesi il diritto universale ad un accesso alle cure adeguato ai bisogni, dai quali dovrebbero discendere le scelte di programmazione sanitaria, l’efficiente distribuzione delle risorse e la sostenibilità del sistema, senza trascurare il corretto dimensionamento del fabbisogno socio-sanitario comune per comune, che è costituito dal volume delle prestazioni sanitarie dislocate su tutto il territorio provinciale, e che sconta ad oggi criticità strutturali, organizzative, gestionali e lavorative che arrivano da lontano e che non si riescono a risolvere.
Nel Sulcis-Iglesiente la matematica non è una opi-nione: n. 8636 cittadini rinunciano alle cure per motivi di carattere economico, n. 4200 cittadini rinunciano alle cure per motivi legati alle liste d’attesa e dalla distanza dai luoghi di erogazione delle prestazioni, 23mila circa prestazioni sono in attese di essere erogate non si sa dove non si sa quando, 240mila sono le prestazioni sanitarie erogate da ASSL Cagliari per ASSL Carbonia. Mancano almeno 90 infermieri ed infermiere, ma la Direzione Generale dell’Assessorato dispone il blocco dello scorrimento delle graduatorie, quindi anche quella concorsuale infermieristica AO Brotzu e quella della mobilità interaziendale anche verso ASL Sulcis.
Con questi numeri e con il freno a mano tirato sul reclutamento di nuovo personale sanitario, i richiami sui principi di universalità e pari opportunità, su uguaglianza ed equità che per i cittadini significano garanzie, accesso universale, erogazione equa delle cure e dell’assistenza in ogni ambito che abbia ha che fare con la salute, quindi ospedale e territorio, purtroppo restano e resteranno lettera morta.
Cordialmente
Per il Consiglio Direttivo composto da Claudia Puddu, Sergio Lai, Paolo Boi, Brunella Porcu, Stefania Accotzu, Andrea Matzuzzi, Renato Loddo, Stefano Stori
Firmato il Presidente Graziano Lebiu,
riferimento email dedicato: carbonia.iglesias@cert.ordine-opi.it
Ente Di Diritto Pubblico Non Economico – CF 90030600929 Sede legale via Santa Maria 6 – Villamassargia
prot. 477 su ptfp 2022 direzione generale assessorato
assessorato sanità nota 8022 marzo 2022